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Il miglior investimento è nel mondo.

Quando si tratta la gestione del risparmio dei clienti, le banche da una parte, per convenienza, e la poca conoscenza dei mercati internazionali da parte del cliente, dall’altra, spingono all’acquisto soprattutto di titoli italiani (siano essi titoli di stato, obbligazioni bancarie o corporate, piuttosto che azioni). Questa tendenza è legata alla maggior fiducia in ciò che, essendo italiano, ci dà l’impressione di essere più famigliare e vicino ai nostri valori, alla nostra lingua e quindi di conoscerlo meglio. I casi Parmalat, Cirio, ecc. ci dicono però che questo metro di giudizio non è corretto, ma l’atteggiamento di fiducia in ciò che è vicino a noi è molto radicata nella cultura italiana che è meno razionale e più emotiva di altre. Prova ne sia che l’italiano medio è più propenso a prendere come socio, assumere o raccomandare un parente o un amico piuttosto che uno sconosciuto, per quanto di valore sia. Come sappiamo questo è in genere deleterio.

Il valore della consulenza: la performance dei prodotti e performance commerciale.

Ho già parlato di quello che deve fare un professionista che lavora correttamente ed ha rispetto del cliente e delle regole. Voglio ora parlare del vero valore che un consulente può portare ai suoi clienti. Il vero valore è dato da due parametri: uno oggettivo, legato alla scelta degli strumenti e dei prodotti da includere nel portafoglio (Asset Allocation), ed uno soggettivo legato alla capacità, alla preparazione ed all’impegno profuso dal consulente nei confronti dei clienti.

Anche le obbligazioni sull’otto volante.

Come si sa la volatilità è la caratteristica principale dei mercati azionari ed è quella che ne definisce il rischio. Se però si è abituati a vedere i mercati borsistici salire e scendere in modo sensibile, ben anche con la tendenza ad una crescita che si manifesta con certezza nel lungo periodo, si è meno abituati a vedere oscillare i mercati obbligazionari. Questo è dovuto al fatto che generalmente i mercati del debito (quelli appunto obbligazionari) sono percepiti come più sicuri e stabili, anche perché in Italia è ancora molto diffuso l’investimento in titoli di stato che, anche se oscillano durante la loro vita, in genere vengono tenuti fino a scadenza, non percependo di fatto la loro volatilità ma solamente godendo del loro rendimento alla fine.

Il concetto di consulenza.

Le banche, si sa, sono orientate più a “collocare” prodotti d’investimento che a fornire una vera e propria consulenza. Questo orientamento alla vendita pura, ha creato un sacco di confusione su cosa sia in realtà la consulenza, cosa che si ripercuote, purtroppo, anche su alcuni promotori finanziari. La consulenza, va spiegato, non c’entra nulla con la capacità di trovare il prodotto più redditizio disponibile nel momento in cui si ha del denaro che non serve immediatamente (bisognerebbe comunque sempre considerare il rischio di cui spesso alcuni “si dimenticano”), o nel fare una sorta di gestione continua dei portafogli, per altro vietata dalla legge.

State tranquilli! I problemi dell’Irlanda non interessano i fondi di diritto irlandese!

Un cliente mi chiede se i problemi irlandesi, possono interessare i rendimenti dei suoi fondi che, la mia banca (tutte le banche Italiane hanno società di diritto Irlandese), effettua in Irlanda tramite società di gestione appositamente costituite in quel paese. Le banche irlandesi non hanno nulla a che fare con queste società. Il fatto che le gestioni siano in Irlanda non influisce sul'investimento, se non per il fatto che i fondi possono sfruttare dei benefici fiscali dovuti alla legislazione locale. Per questo, ormai da anni, la maggioranza dei fondi che fanno capo alle banche italiane sono così detti “di diritto irlandese” (una volta, quando l’Irlanda non era nell’UE, erano di diritto Lussemburghese).

Le organizzazioni sono fatte di persone coi loro pregi e difetti: le regole per riconoscere un consulente affidabile e corretto.

E’ uscita in questi giorni, per altro in modo strumentale visto che il fatto risale a diversi anni fa, la notizia di un promotore che si è comportato in modo fraudolento con i suoi clienti. Senza entrare nel merito della vicenda e della trasmissione TV che l’ha riportata in evidenza, vorrei qui sottolineare che i promotori finanziari devono avere requisiti di onorabilità e professionalità che sono verificati e controllati da una moltitudine di enti. Consultando il sito della Consob, l’organo che controlla chi si occupa di investimenti finanziari, si vede che non ci sono sconti per coloro che violano le norme vigenti.

La gestione scientifica del risparmio.

Finora ho parlato di me perché credo sia importante, per te che leggi, prima di decidere se una persona è preparata e può occuparsi dei tuoi risparmi, conoscere chi è, come la pensa e che vantaggio può darti rispetto alle altre proposte disponibili. E’ ora arrivato il momento di iniziare a trattare gli argomenti di cui mi occupo. La gestione scientifica del risparmio è il modo in cui chiamo il modo corretto di lavorare col denaro dei miei clienti e si utilizza per investire il proprio denaro con certezza di crescita del capitale nel tempo, liquidabilità della quantità di denaro che dovesse servire e sicurezza di rendimento complessivo, perché il rischio è controllato nel migliore dei modi.

Ed ora i miei no … cosa non sopporto o mi dà fastidio

Una banca di valore deve avere dei consulenti di valore che condividono valori di umanità importanti. Io nel mio piccolo, abitando in un luogo vicino al punto in cui si incrociano, cerco di farlo nelle provincie di Torino, Cuneo ed Asti. Le persone non sono solo numeri di conto corrente,

I miei si (seconda parte) …: valori di riferimento per creare valore nel rapporto coi clienti

Ho parlato nell’ultimo post dei valori che guidano la mia attività e le mia vita. Ora parlerò invece dei valori che mi permettono di costruire un rapporto duraturo e di fiducia con i miei clienti.

I miei si …: valori di riferimento per creare valore nella gestione degli investimenti dei clienti.

Ho parlato della scelta basata sui valori, specie in ragione del fatto che occuparsi di finanza durante una crisi “finanziaria” o è da folli o è da persone con valori, e professionalità direi, che vanno oltre la media. Ma sono i “folli” a costruire il futuro. Vorrei ora parlare proprio dei valori che fanno da riferimento e guida per ogni mia attività.

Dedicarsi agli altri, una scelta di valori.

Affrontare il mestiere di promotore finanziario libero professionista, in un periodo di ribasso di mercati, non può che essere una scelta basata su solidi valori: onestà ed altruismo. Dal 2007 c’è una crisi che ha causato il più forte ribasso dei mercati finanziari dal 1929.

Chi è Marco Cerruti?

Credo che la prima cosa da fare quando si incontrano nuovi amici sia presentarsi. Questo, oltre che un gesto di buona educazione, aiuta a capire qual è il tipo di rapporto che mi piace avere con chi mi conosce. Sono un consulente finanziario e patrimoniale, qualificato ed iscritto all’ Albo previsto per chi fa questo mestiere.

Gestione scientifica del risparmio: perché di un blog.

Il web è pieno di persone che scrivono di finanza, ma quasi tutti sono legati al commento dell’evoluzione giornaliera dei mercati, al commento sul rendimento dei vari prodotti finanziari che periodicamente vengono emessi dalle banche, al trading su azioni o altro.