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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Estote Parati - Siate pronti!

Durante i primi giorni di maggio, la mia Banca ha organizzato a Rimini una convention molto interessante, che per la prima volta ha riunito nello stesso luogo tutti i Family Banker come me, giornalisti, partner commerciali e clienti.  Unico nel suo genere questo evento, che in genere nelle aziende è riservato agli operatori dell’azienda, è stato aperto all’opinione pubblica con l’intento di illustrare e condividere la nuova direzione che sta prendendo la realtà in cui lavoro, all’insegna della dinamicità, flessibilità e velocità di cambiamento, per precorrere l’evoluzione del modello di banca nel nuovo millennio. Per sottolineare questo aspetto di “globalità”, cura del cliente ed evidenziare i temi cari all’azienda, sono intervenuti ospiti internazionali di grande caratura, veri e propri giganti innovatori nel loro campo. Cliccando su questo link potrai conoscere più da vicino la mia banca, i valori su cui si fonda e, ripercorrendo gli eventi di quelle giornate così intense, seguire g

Gli investimenti proposti dalle banche fanno bene ai loro bilanci e male al risparmio dei clienti

In un recente studio della Consob (l’organo italiano di controllo dei mercati finanziari), è emersa una situazione generale poco confortante: nelle operazioni di investimento, i risparmiatori agiscono con scarsa informazione, mentre le banche, che dovrebbero operare nell’interesse dei loro clienti, sono più propense ad occuparsi dei propri conti. Lo studio prende in esame oltre 12.000 obbligazioni bancarie emesse a favore di piccoli risparmiatori, confrontandole sia con quelle emesse a favore di investitori istituzionali, sia con titoli di stato, nel periodo compreso tra il 2006 e il 2009. L’analisi effettuata dal punto di vista del rischio di mercato e del rischio emittente, ha evidenziato che i rendimenti ottenuti dagli investitori istituzionali sono decisamente superiori a quelli ottenuti dai risparmiatori privati. In pratica, l’investitore istituzionale ottiene un rendimento più alto dell’1% rispetto al piccolo risparmiatore.