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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

Il primo passo della pianificazione: la previdenza complementare.

Forse non è molto di moda tra i consulenti finanziari, men che meno nelle banche tradizionali, ma è cosa deontologicamente corretta prevedere che parte del risparmio dei clienti vada ad integrare le magre pensioni che nei prossimi decenni saremo costretti a subire. Purtroppo la demografia ha costretto tutti i sistemi pensionistici occidentali a riformarsi, e seppur in ritardo, anche in Italia la riforma è stata fatta. Le statistiche però ci dicono che dal 2020 in poi le pensioni pubbliche si avvicineranno sempre più al 50% dell’ultimo stipendio percepito, fino ad essere al di sotto di quel livello dal 2030. Peggio succederà ai lavoratori autonomi ed i professionisti, che spesso non sono al corrente dello stato preoccupante in cui versano le casse professionali; essi avranno attorno al 30% dell’ultima retribuzione percepita.