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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Investimenti obbligazionari: su e giù come le azioni!

Finalmente la crisi dell’Euro e la maggior trasparenza dovuta alle normative comunitarie e all’avvento di internet ha scoperto la grande illusione della sicurezza dei titoli di stato e delle obbligazioni bancarie. Già i casi Argentina e Lehmann & Brothers avevano dato il loro contributo, ma si trattava di un paese emergente e di una banca americana, per cui nessuno, tranne chi rimase coinvolto, fece caso che il problema non è solo il paese o l’azienda in cui si investe, ma la conoscenza dello strumento che si utilizza per investire. Certo, le obbligazioni sono generalmente meno rischiose delle azioni, ma purtroppo sono state percepite dai risparmiatori (e vendute dagli addetti delle banche, per la gioia di queste) come “sicure” in quanto tali. Come si è visto la cosa non è vera, perché basta che i mercati abbiano un dubbio sulla solvibilità di un paese o di un'azienda nel tempo, per trasformare il portafoglio più conservativo in fonte di perdite di decine di punti percentuali.