Il miglior investimento è nel mondo.
Quando si tratta la gestione del risparmio dei clienti, le banche da una parte, per convenienza, e la poca conoscenza dei mercati internazionali da parte del cliente, dall’altra, spingono all’acquisto soprattutto di titoli italiani (siano essi titoli di stato, obbligazioni bancarie o corporate, piuttosto che azioni).
Questa tendenza è legata alla maggior fiducia in ciò che, essendo italiano, ci dà l’impressione di essere più famigliare e vicino ai nostri valori, alla nostra lingua e quindi di conoscerlo meglio. I casi Parmalat, Cirio, ecc. ci dicono però che questo metro di giudizio non è corretto, ma l’atteggiamento di fiducia in ciò che è vicino a noi è molto radicata nella cultura italiana che è meno razionale e più emotiva di altre. Prova ne sia che l’italiano medio è più propenso a prendere come socio, assumere o raccomandare un parente o un amico piuttosto che uno sconosciuto, per quanto di valore sia. Come sappiamo questo è in genere deleterio.
La stessa propensione a guardare solo vicino, per quello che riguarda gli investimenti, è veramente dannosa perché esistono possibilità di investimento altrettanto, se non più sicure e decisamente più redditizie, se si guarda al mondo, rispetto a quello che si trova in Italia o in Europa.
Il mondo sta crescendo e le analisi degli enti internazionali pubblici e privati ci dicono che oggi le migliori occasioni per tutti i tipi di investimento stanno principalmente fuori dall’Italia, ma anche fuori dall’Europa e dal mondo cosiddetto sviluppato. Almeno finchè la crisi non sarà completamente recuperata.
Questo non vuol dire che bisogna puntare tutto sui cosiddetti mercati emergenti, ma che in un periodo come questo, in cui il mondo occidentale è in difficoltà e lo sarà ancora per diversi mesi, se non anni, uno sguardo a chi sta crescendo molto e che, per altro, traina la nostra crescita occidentale, deve essere dato per poter avere rendimenti che con certezza superino l’inflazione, cosa che non è detto avvenga se si guarda solo in casa propria.
Per fare questo e mantenersi aggiornati su come muoversi, è necessaria la presenza di un buon consulente ed io, come sempre, metto a disposizione la mia competenza e professionalità per chi vuole una consulenza di livello sui propri investimenti nelle province di Torino, Cuneo ed Asti.
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