Proteggere i risparmi dalla fine dell’Euro.
Qualcuno, forse per vendere più giornali, dà voce a chi prevede la catastrofe della moneta unica Europea, magari entro i prossimi mesi. Questa ipotesi non è credibile, anche se una possibilità c’è!
Ciò detto la preoccupazione di molti risparmiatori è: nel caso crollasse dell’Euro, cosa accadrà ai miei investimenti? Come mi posso difendere?
Alla prima domanda ho già avuto modo di rispondere nel mio post sugli Scenari possibili del 19 Agosto 2011. In poche parole nulla per gli investimenti in Italia (visto che li guardiamo dall’Italia). Diverso il fatto che dovremo convivere con un inflazione più alta ed un aumento del costo dei beni importati, in particolare dei combustibili.
Come difendersi allora da questa eventualità? La risposta è sostanzialmente semplice, perché è da manuale, ma le risposte che si trovano sui giornali o nei consigli passa parola, sono macchinose, scorrette e rischiose. Non garantiscono una reale difesa dai problemi che porrebbe il ritorno alla Lira.
Molti dicono: io investo nel mattone! Ma se l’80% degli italiani ha la casa, se più il tempo passa e più aumentano gli anziani con necessità di vendere gli immobili, mentre i giovani con la necessità di acquistare sono sempre di meno perché hanno gli immobili dei genitori, che futuro può avere il mattone? Beh forse recupera un po’ dell’inflazione domestica, se è in Italia e se ho la fortuna di comprare in una zona che si rivaluterà (ma chi può dire oggi con certezza dove il mercato crescerà?), ma questo non preserverebbe dalla svalutazione nei confronti dei beni provenienti dall’estero che inciderebbero sul potere d’acquisto. Comunque investirei in una moneta che sarebbe destinata ad essere fortemente svalutata rispetto a quelle principali, quindi non mi salverei dalla crisi dell’Euro e non preserverei il valore corrente del bene. Meglio potrei fare se acquistassi immobili in stati con la moneta forte, ma con che conoscenza di quel mercato? Quali possibilità di gestire efficacemente un investimento di quel tipo? Rischioso.
Altri pensano di puntare sull’oro, che ha il vantaggio di essere quotato sulle borse più importanti ed in dollari, però storicamente nel lungo periodo, non è mai stato l’investimento più redditizio; oltre tutto è cresciuto molto in questi ultimi anni: crescerà per sempre? Finita la speculazione probabilmente no, oltre tutto è un asset solo. Quindi è rischioso se non parte di una diversificazione.
Altri pensano di portare il denaro in Svizzera, ma questo è illegale e quindi rischioso.
E queste sono solo alcune delle idee che in questo momento hanno i risparmiatori.
Se è vero, come ci insegna la storia ed il buon senso, che la diversificazione è la cosa migliore, per difendersi dagli investimenti in caso di crollo dell’Euro si deve investire in titoli non in Euro,magari in tutto il mondo, magari affidandosi a gestori specializzati ed utilizzando strategie consolidate. Il mondo è così grande … ed in crescita!
In questo modo se salta l’Euro sei all’estero, se non salta i prezzi oggi sono molto bassi e ci sarà una crescita che li riporterà a livelli corretti in tempi molto più rapidi di quello che si pensa.
Portafogli costruiti con questi criteri, dovesse finire l’Euro esploderebbero, sia per la svalutazione della Lira, sia per i bassi prezzi a cui oggi si acquista. Non si dimentichi che, anche se in Italia ci sarà qualche trimestre di recessione, il Fondo Monetario Internazionale prevede che il mondo crescerà del 4% nel 2012. E’ una crescita forte e la valutazione delle aziende recupererà certamente valori corretti nel futuro, anche perché c’è una marea di liquidità che si riverserà, appena risolta questa crisi, su tutti gli asset obbligazionari o azionari che siano!
Questo è quello che io faccio sempre, per cui i miei clienti possono stare tranquilli qualunque cosa succeda, ma cosa c’è nei portafogli degli italiani che non lavorano con me ed i miei colleghi? Ve lo dico io: BTP, CCT, Obbligazioni Bancarie di banche italiane, oppure anche azioni Enel, Telecom, Eni, Generali, Intesa Sanpaolo, Unicredit, ora crollate di decine di punti percentuali da Luglio. Quasi tutti titoli italiani: mi sbaglio? Bene, bisogna cambiare sposando una strategia!
Investire nel mondo paga! Alcuni esempi di come sono andati i mercati Italiani ed internazionali dal 1/6/2011 al 30/11/2011.
Per le Obbligazioni confrontiamo due indici:
- il “JP Morgan Government Bond Index Global” in Euro, indice dei titoli di stato mondiali, ha fatto +9,2%;
- l’Indice “Banca d'Italia BTP Lordo” ha fatto -11,7%.
Per le azioni altri due indici:
- l’indice “MSCI World Total Return” in Euro, indice complessivo di tutte le borse mondiali, ha fatto -5%;
- l’indice “FTSE All Share” della borsa Italiana ha fatto -26%.
Dove è meglio investire? Ve lo dico io! Nel mondo, dove, oltre ad approfittare di occasioni irripetibili sui mercati, ci si protegge anche dall’ipotetico crollo dell’Euro!
Come sempre sono a disposizione di chi vuole avvalersi della mia consulenza.
ma investire in tutto il mondo in quale valuta? anch'io ho investito in tutto il mondo ma la maggior parte è in euro, quale è il rischio di una crisi dell'euro?
RispondiEliminaIl rischio di una crisi dell'Euro è la svalutazione degli investimenti che verrebbero ridenominati in Lire o in valute deboli. Se l'Euro si disgregasse ogni paese tornerebbe alle monete sovrane di un tempo e, per gli investimenti denominabili in valuta Italiana ci sarebbe una svalutazione che, da studi è stimata attorno al 30%. Qui entrano i titoli di stato o aziendali (corporate), azioni di emittenti italiani e tutti i beni, in particolare gli immobili, che, essendo in Italia, verrebbero valutati in Lire. Il capitale in esso investito perderebbe fortemente in potere d'acquisto. Più che scegliere una valuta bisogna scegliere una strategia che permetta di proteggersi da tutti i possibili scenari futuri. Per una consulenza bisogna analizzare gli investimenti esistenti in modo da comprendere se sono adeguati alle proprie esigenze, cosa che si può fare solo confrontandosi tra cliente ed un consulente adeguatamente formato. Per fare questo è importante rivolgersi ad un professionista che può avere informazioni diverse e più precise rispetto ai risparmiatori comuni. Se rispetto alle proposte delle banche tradizionali (la mia è un po' diversa per tipologia di business e servizio) il fai da te può essere un passo avanti, so per esperienza che, nella maggior parte dei casi, questo è fonte di errori che incidono sul risultato e, purtroppo, sul capitale. Se crede mi contatti pure per approfondire l'argomento e valutare la Sua situazione specifica.
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