L’Italia è sotto attacco, ma non siamo come la Grecia.
Nei giorni della presentazione del documento di programmazione finanziaria triennale, l’Italia è sotto attacco da parte della speculazione internazionale e lo sarà finché la manovra non diventerà legge. Sebbene la manovra presentata sia credibile per i mercati e porti ad un miglioramento dei conti italiani, con l’azzeramento del deficit e la riduzione del debito pubblico entro il 2014, l’incertezza dà buon gioco agli speculatori per far crollare i mercati azionari per avvantaggiarsi di questi movimenti oscillatori, sperando che i ribassi causino vendite da panico con l’effetto di abbassare i prezzi e dando loro l’opportunità di acquisiti a prezzi più bassi. Prova ne sia che il tonfo di qualche giorno fa è stato causato scambiando bassi volumi e che un paio di rassicurazioni sulla volontà di approvare in fretta la finanziaria, sono bastate al recupero dei valori di inizio giornata.
La possibilità che la manovra finanziaria diventi meno rigorosa durante la discussione in parlamento, dà modo a chi specula di sfruttare la paura di chi, attore ed osservatore esterno, teme per la tenuta dei conti dello stato Italiano.
La possibilità che la manovra finanziaria diventi meno rigorosa durante la discussione in parlamento, dà modo a chi specula di sfruttare la paura di chi, attore ed osservatore esterno, teme per la tenuta dei conti dello stato Italiano.
Il modo per ridare fiducia ai mercati sarà quindi per il governo, quello di accelerare la manovra fiscale in modo che la situazione si stabilizzi e non dia più modo, a chi ne ha interesse, di mettere in giro voci in modo strumentale.
La situazione Italiana è ben diversa da quella della Grecia, ma anche da quella degli altri paesi europei coinvolti dalla speculazione per i timori sui loro bilanci. L’Italia, in effetti, a fronte di un debito pubblico altissimo ha invece un debito privato molto basso ed un risparmio delle famiglie molto più elevato della media europea; si pensi che il debito privato italiano è di circa 500 miliardi di Euro contro i 1500 miliardi della virtuosa Germania. Insomma a fronte di uno stato sprecone e sconsiderato, gli italiani per conto loro sono molto più attenti ai loro conti, mentre da questo punto di vista tutti gli altri paesi stanno peggio.
La situazione Italiana è ben diversa da quella della Grecia, ma anche da quella degli altri paesi europei coinvolti dalla speculazione per i timori sui loro bilanci. L’Italia, in effetti, a fronte di un debito pubblico altissimo ha invece un debito privato molto basso ed un risparmio delle famiglie molto più elevato della media europea; si pensi che il debito privato italiano è di circa 500 miliardi di Euro contro i 1500 miliardi della virtuosa Germania. Insomma a fronte di uno stato sprecone e sconsiderato, gli italiani per conto loro sono molto più attenti ai loro conti, mentre da questo punto di vista tutti gli altri paesi stanno peggio.
L’effetto generale della speculazione sull’Euro, è dovuto al fatto che, purtroppo, ad un unione monetaria di fatto non corrisponde un altrettanto effettiva unione politica ed economica, cosa che, invece, esiste negli Usa. Queste diversità fra i vari paesi dell’Eurozona causano quindi una mancanza di chiarezza sui comportamenti in caso di crisi e questo si ripercuote sui mercati che, si sa, non amano le situazioni dubbie e ne approfittano. In questo caso si può proprio dire “tante teste, tanti problemi”.
In questa situazione il risparmiatore deve poterne approfittare: come sempre capita, i momenti di turbolenza dei mercati finiranno e possono e devono essere sfruttati come tutti gli investitori accorti, ed i clienti ben consigliati, fanno … ovviamente in presenza di disponibilità e sempre considerando le proprie esigenze. Questo è uno di questi momenti ed il mio mestiere è indicare ai miei clienti come sfruttarlo.
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