Se non potete abbattere il nemico, confondetelo!
Bene!
“Se non potete abbattere il nemico, confondetelo!” diceva qualcuno in passato e così bisogna fare se si vogliono cogliere le opportunità che nell’incertezza si nascondono sempre. Certo, opportunità!
Cerchiamo di capire: qual è il nemico da confondere per poterlo vincere? Si chiama volatilità e, poiché è causata dall’incertezza delle notizie di questo periodo, l’unico modo per vincerla è confonderla! Si, confonderla! Si dirà: come si confonde la volatilità? E’ un concetto astratto, non una persona!
Spiego meglio: se un nemico si può abbattere, si adotta una tattica mirata volta a colpirlo dove è più debole, in modo da farlo cadere. Quando le condizioni sono chiare, anche se non si può mai essere certi di vincere la battaglia, si può provare a minare i punti deboli evidenti del nemico per farlo cadere. Parlando di risparmi: se ho un investimento che con certezza avrà risultati nel breve lo uso per superare il periodo di volatilità (Es. un buon tasso sul conto deposito, come in passato si è avuto).
Quando invece il nemico è più forte o imprevedibile, posso vincerlo se lo disoriento con azioni che non riesce a capire, diversivi, fumogeni, ecc. in modo che non riesca ad organizzare una difesa e scopra il fianco in cui colpirlo. Parlando di risparmi: se l’incertezza regna sovrana, la volatilità va a nozze ed i risparmiatori possono soffrire le oscillazioni di breve periodo o anche per periodi relativamente lunghi. C’è allora un unico modo per confondere la volatilità ed è un metodo che noi da sempre applichiamo e si chiama DIVERSIFICAZIONE!
E la diversificazione si fa solamente utilizzando strumenti come i fondi di investimento, magari molti fondi che si muovano in modo diverso gli uni dagli altri, anziché uno solo. Nei fondi il gestore va a nozze con la volatilità e la trasforma a vantaggio del risparmiatore, limitandola il più possibile e sfruttandone le dinamiche.
Insomma: la nostra strategia delle 5D, che da sempre applichiamo, è vincente e, a ben vedere, le condizioni di base sono quasi le stesse dello scorso anno, per cui se si guarda in avanti di qualche anno, senza lasciarsi condizionare dalle dinamiche di breve periodo, non si può che vedere una crescita importante ed essere positivi su tutti i fronti che da tempo consigliamo: petrolio ai minimi di sempre, bassi tassi d’interesse nei paesi sviluppati, grande liquidità in Europa, tre condizioni che spingono l’economia reale (e quindi il mercato azionario che ne è espressione), specie in Europa; tassi interessanti sui mercati obbligazionari Corporate, High Yield, dei mercati emergenti e fondi flessibili che permettano ai gestori di muoversi al meglio a tutto vantaggio dei risparmiatori.
L’importante è quindi, come sempre diversificare…ma noi lo abbiamo sempre fatto, no? Si tratta solo di pazientare qualche mese…come sempre!
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