Investimenti sicuri: esiste la possibilità di un investimento Risk Free (privo di rischio)?
Idee e soluzioni per gli investimenti ne esistono tantissime, sempre però vanno valutate in funzione delle esigenze di ciascun cliente. Ripeto sempre questo concetto perché senza un analisi accurata fatta da un professionista, difficilmente si riescono a seguire le strade corrette, anche perché la materia è tutt’altro che semplice.
Le ultime crisi hanno evidenziato, dal fallimento di Lehman Brothers nel 2008 alla crisi dell’Euro debito che stiamo vivendo, che non esistono più investimenti privi di rischio. Chi è del settore lo sapeva, ma i risparmiatori non lo avevano ancora sperimentato nelle loro tasche; oggi si.
Neppure i titoli di stato tedeschi, i Bund, sono privi di rischio, sia perché l’interesse che riconoscono non è correttamente correlato al loro rischio a causa di un mercato che per paura li prezza oltre modo, sia perché, con rendimenti vicini allo zero, non riescono a recuperare la svalutazione del denaro dovuta all’inflazione.
Se però l’esigenza di chi investe è di conservazione del capitale, sia per intolleranza alla volatilità, sia per l’età dell’investitore, si può pensare di creare un portafoglio di investimenti sostanzialmente “risk-free” (privo di rischio) nel medio periodo o comunque “low-risk” (a basso rischio).
Per ottenere questo effetto è bene adottare i prodotti del risparmio gestito, come i fondi di investimento, piuttosto che concentrarsi sui singoli titoli di stato, obbligazionari o conti di deposito che accentrano il rischio dell’istituto o dell’azienda che li emette. Il fondo permette di ottimizzare il profilo rischio-rendimento portandolo a livelli davvero molto bassi. Se non si arriva proprio al “risk-free”, la mancanza di rischio, ci si avvicina molto.
Facendo una simulazione di andamento tra due panieri di titoli azionari e obbligazionari italiani, valutati su un tempo abbastanza lungo, e due fondi comuni che investono in azioni e obbligazioni, si vede come il rischio/volatilità dei fondi sia molto più contenuto rispetto al paniere di titoli (composto con quelli più presenti nei portafogli degli italiani), a fronte di un rendimento complessivo dei fondi decisamente più alto.
Il fondo, contenendo la volatilità, permette un più veloce recupero della liquidabilità in positivo del denaro in esso investito, e non deve essere rinnovato periodicamente risparmiando i costi relativi, per cui, per periodi medio-lunghi, è anche più conveniente.
Per ottenere il nostro effetto di investimento a bassissimo rischio, dobbiamo scegliere diversi fondi con andamento decorrelato, ottenendo così un paniere, questa volta non di 10-15 titoli, ma di 7-8 fondi che investono su mercati con andamento differente tra loro, che limita la già attenuata volatilità di un fondo rispetto al paniere di titoli e diversifica in questo modo su migliaia di titoli differenti.
Ovviamente la scelta di questi fondi non è effettuabile in autonomia ed in ogni caso, per occuparsi con cura dei propri investimenti, è importante rivolgersi ad un professionista che può avere informazioni diverse e più precise rispetto ai risparmiatori comuni. Se rispetto alle proposte delle banche tradizionali (la mia è un po' diversa per tipologia di business e servizio) il fai da te può essere un passo avanti, so per esperienza che, nella maggior parte dei casi, questo è fonte di errori che incidono sul risultato e, purtroppo, sul capitale.
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