Comprare un fondo immobiliare, con la crisi. Con la giusta strategia, è una buona mossa.


In Italia c’è una tendenza particolare a rivolgersi al mercato immobiliare, perché la casa è il bene più amato e più cercato, che non ha mai deluso le aspettative, anche se la crisi ne sta in molti casi evidenziando i limiti di liquidabilità o di perdita di reddito dovuto alla perdita degli affitti.
Nonostante ciò, gli esperti affermano che è un momento favorevole per investire nel mercato immobiliare.
Questo perché solitamente, chi dispone di liquidità per acquistare, spera che i prezzi si abbassino ulteriormente in attesa dell’”affare”.  Oggi siamo in una situazione in cui un certo numero di persone hanno il denaro disponibile, ma non comprano ancora, in attesa di un ulteriore ribasso dei prezzi, considerati ancora troppo cari. Poiché però negli ultimi cinque anni il mercato immobiliare ha subito un certo calo, questa disponibilità di denaro potrebbe contribuire a far riprendere più in fretta gli acquisti, appena i prezzi cominceranno a risalire, perché gli acquirenti non vorranno perdere il momento favorevole.
Le previsioni per il 2013 sono positive: in Europa la Germania inizierà a riprendersi dai primi mesi, mentre si stima che Francia e Italia lo faranno partire dalla seconda metà dell’anno.
Attualmente, gli immobili di pregio, commerciali e adibiti ad ufficio, sono quelli più redditizi, quelli che resistono ai colpi della crisi e quelli che daranno le migliori rivalutazioni in un mercato che negli ultimi anni ha corso molto e, probabilmente, nel settore abitativo non crescerà più come in passato.
Un piccolo investitore, però, non ha le possibilità di goderne, a meno che non si rivolga ad un fondo immobiliare che garantisca qualità, diversificazione, professionalità di gestione degli immobili e fiscalità favorevole.
Oltre a questi vantaggi si aggiunge la possibilità di godere di una cedola, la tranquillità di non dover gestire direttamente gli immobili ed una più veloce liquidabilità in caso di necessità.
Un investimento di questo tipo, oltre ad essere un’ottima soluzione per diversificare il proprio portafoglio, è in grado di offrire una maggiore rimuneratività complessiva del capitale investito, dovuta alle opportunità di crescita del valore degli immobili nel lungo periodo, all’acquisto a sconto sui mercati regolamentati ed ai flussi cedolari dovuti ai consistenti canoni d’affitto.
Se quasi tutti i fondi immobiliari sul mercato sono stati creati per gestire i patrimoni immobiliari degli enti che li hanno costituiti, ve ne sono però alcuni che sono stati pensati proprio per fornire un rendimento ed un flusso cedolare costante di una certa importanza. Se nel fondo sono inclusi edifici di alta qualità con destinazione diversa e con marcate potenzialità di rivalutazione nel lungo termine (commerciale, direzionale, sanitario, ecc.), uniti ad una accorta politica d’investimento, i clienti possono ottenere rendimenti positivi anche in tempi meno favorevoli.
Questo tipo di soluzione permette di proteggersi dall’inflazione, poiché gli edifici “a reddito” prevedono canoni di locazione indicizzati alla stessa, ottenendo così l’adeguamento degli affitti pagati al fondo.
Come ho già sottolineato più volte, una buona diversificazione complessiva del portafoglio crea migliori possibilità di rendimento e di protezione dagli andamenti imprevedibili del mercato. Includere una soluzione diversificata come un fondo immobiliare, se adeguata alle proprie esigenze e ai propri obiettivi, potrebbe fornire la diversificazione e il rendimento desiderati, specialmente in momenti come questi dove i prezzi sono convenienti. Come sempre sono disponibile ad approfondire personalmente le tematiche trattate: chiamatemi!

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